domenica 11 dicembre 2016

Step 13 - Il Blu nei fumetti

Il fumetto è un linguaggio costituito da più codici, in cui il colore contribuisce a comporre delle immagini, le quali, insieme con le parole che le accompagnano, costruiscono un racconto.
Tradizionalmente il colore ha nel fumetto una funzione contrastiva: l’immagine in bianco e nero è in generale più difficile da leggere di quella a colori, perché possiede meno possibilità di contrasto. Così, rispetto all’immagine a colori, quella in bianco e nero richiede una maggiore capacità di costruzione da parte dell’autore e un lavoro interpretativo più intenso da parte del fruitore, poiché i mezzi a disposizione di entrambi sono minori. In altre parole i colori restituiscono il contrasto, migliorando la leggibilità e aumentando la profondità delle immagini. Ma, d’altro canto, questa chiarezza ha un costo, e questo costo è la quasi esclusiva presenza di colori “piatti”, privi cioè di qualsiasi chiaroscuro.
Non ci sono infatti solamente ragioni economiche dietro l’uso dei colori piatti nel fumetto, ma anche ragioni percettive. L’immagine del fumetto richiede una lettura tendenzialmente rapida non perché il suo contenuto sia futile, ma perché il suo significato si trova solo nel rapporto con le immagini che la precedono e la seguono. Il colore migliora questa rapidità della fruizione solo a condizione di non imporsi a sua volta come oggetto di osservazione, solo a condizione, cioè, di essere semplice, immediato e non problematico. Vi sono autori di fumetti che hanno fatto della negazione di questa regola un punto di poetica, con esiti dei più vari, spesso positivi quando il rallentamento così prodotto nella lettura trova appoggio nella logica complessiva del testo, oppure negativi quando la “complessificazione” del colore si risolve in semplice virtuosismo pittorico.

Di seguito degli esempi di fumetti in cui possiamo trovare la presenza del colore blu in dialoghi o titoli:



  • Superman, primo personaggio dei fumetti dotato di superpoteri, fu creato nel lontano 1933 da Joe Shuster e Jerry Siegel ma pubblicato solo a partire dal 1938 (su Action Comics n. 1, DC Comics). Lo vediamo in questa vignetta che riporta un'amichevole conversazione con Lois Lane, la quale nota il colore blu dei suoi occhi.






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