sabato 12 novembre 2016

Step 07 - Il Blu nel cinema

Il colore nei film: un aspetto che oggi diamo per scontato ma che si è rivelato, invece, una vera e propria conquista per la cinematografia. Fin dal momento in cui è stato possibile utilizzarlo su pellicola, il colore è diventato infatti un elemento fondamentale del linguaggio filmico. Se in una prima fase il cinema era rimasto in bianco e nero, la possibilità di avvalersi di una tavolozza pressoché infinita di sfumature apriva di fatto una nuova frontiera espressiva per i film di tutto il mondo. D’altronde, non ci stupisce che i registi, fin dai primordi, aspirassero ad un mezzo espressivo di tale portata se pensiamo che un precursore come Georges Méliès faceva colorare a mano pezzi di pellicola, intuendo le potenzialità della policromia. Non semplice decoro estetico, il colore, se utilizzato in maniera espressiva, poteva infatti partecipare in maniera decisiva alla storia, stimolando una certa emozione al posto di un’altra, aiutando a creare una particolare atmosfera e a sottolineare gli stati d’animo dei personaggi. Si può quasi affermare che, su un piano visivo, i colori siano importanti quanto le espressioni o la gestualità degli attori, è proprio per questo che prima dell'avvento del colore si puntava soprattutto su un trucco che evidenziasse i lineamenti o la mimica facciale. Dunque imparare ciò che ogni colore può suscitare emotivamente e psicologicamente a una persona può diventare un modo per migliorare le capacità di narrazione, includendo i colori nella cornice che ispirano l’emozione che si vuole evocare. Ecco perché così tante scene d’amore sono girate in una calda illuminazione, perché rosso e arancione significano passione, calore e romanticismo, e perché così tante scene tristi sono girati in illuminazione di colore blu e verdi.
Confusi? Qui un grafico che forse vi chiarirà un po' le idee sul rapporto colori-emozioni:



Tali emozioni collegate al blu le possiamo trovare sicuramente in due film del passato che presentano il colore citato anche nel titolo:


  • Velluto blu (Blue Velvet) è un film del 1986 scritto e diretto da David Lynch. Il film narra la storia di Jeffrey Beaumont, un giovane studente che, indagando personalmente su un macabro ritrovamento, scopre che nella sua cittadina esiste un ignobile mondo sotterraneo fatto di violenza, sesso, traffico di droghe e polizia corrotta. Il velluto blu forse rappresenta la sintesi di tutto il film: il velluto, tessuto pregiato ed elegante, rimanda all’atto di coprire, celare, nascondere qualcosa, mentre il blu, scuro, che vira quasi al nero, rivela una certa oscurità.



  • Tre colori – Film blu è un film del 1993 diretto da Krzysztof Kieślowski; il primo della trilogia che il regista polacco ha dedicato ai tre colori della bandiera francese e, di conseguenza, al motto della rivoluzione francese, "Liberté, Égalité, Fraternité". La pellicola racconta di Julie, che deve affrontare la morte del marito e della loro figlia di sette anni in un incidente d'auto. Le tonalità del blu sono riprese in tutto il film: nelle luci, negli oggetti ordinari ma significativi per Juli, come il lecca-lecca blu che scopre nella borsa uguale a quello che stava mangiando sua figlia il giorno dell’incidente, o nei pendagli di vetro blu che inondano le stanze di una luce azzurrina. Nel rendere questo blu Kieślowski non crea soltanto un film dove la storia ha un forte impatto emotivo, ma un film dov’è anche lo stesso impatto visivo a creare emozioni.    



Inoltre possiamo trovare una forte presenza di blu nelle palette di tanti altri film, tra cui:



  • The Truman Show è un film del 1998 diretto da Peter Weir e interpretato da Jim Carrey. Il film, candidato a tre Premi Oscar nel 1999 e premiato con tre BAFTA e altrettanti Golden Globe, è ispirato alla moda allora nascente di raccontare la vita in televisione attraverso i reality show, immaginando una situazione paradossale, portata all'estremo, dalla quale emergono temi filosofici.





  • La sposa cadavere (Corpse Bride) è un film d'animazione del 2005 diretto da Tim Burton e Mike Johnson. Il film è  stato candidato all'Oscar 2006 come miglior film d'animazione.    



























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