Il colore nei film: un aspetto che oggi diamo per scontato
ma che si è rivelato, invece, una vera e propria conquista per la
cinematografia. Fin dal momento in cui è stato possibile utilizzarlo su
pellicola, il colore è diventato infatti un elemento fondamentale del
linguaggio filmico. Se in una prima fase il cinema era rimasto in bianco e nero, la possibilità di avvalersi di una tavolozza pressoché infinita di
sfumature apriva di fatto una nuova frontiera espressiva per i film di tutto il
mondo. D’altronde, non ci stupisce che i registi, fin dai primordi, aspirassero
ad un mezzo espressivo di tale portata se pensiamo che un precursore come
Georges Méliès faceva colorare a mano pezzi di pellicola, intuendo le
potenzialità della policromia. Non semplice decoro estetico, il colore, se
utilizzato in maniera espressiva, poteva infatti partecipare in maniera
decisiva alla storia, stimolando una certa emozione al posto di un’altra, aiutando
a creare una particolare atmosfera e a sottolineare gli stati d’animo dei
personaggi. Si può quasi affermare che, su un piano visivo, i colori siano
importanti quanto le espressioni o la gestualità degli attori, è proprio per
questo che prima dell'avvento del colore si puntava soprattutto su un trucco
che evidenziasse i lineamenti o la mimica facciale. Dunque imparare ciò che
ogni colore può suscitare emotivamente e psicologicamente a una persona può
diventare un modo per migliorare le capacità di narrazione, includendo i colori
nella cornice che ispirano l’emozione che si vuole evocare. Ecco perché così
tante scene d’amore sono girate in una calda illuminazione, perché rosso e
arancione significano passione, calore e romanticismo, e perché così tante
scene tristi sono girati in illuminazione di colore blu e verdi.
Confusi? Qui un grafico che forse vi chiarirà un po' le idee sul rapporto colori-emozioni:
Tali emozioni collegate al blu le possiamo trovare
sicuramente in due film del passato che presentano il colore citato anche nel
titolo:
- Velluto blu (Blue Velvet) è un film del 1986 scritto e diretto da David Lynch. Il film narra la storia di Jeffrey Beaumont, un giovane studente che, indagando personalmente su un macabro ritrovamento, scopre che nella sua cittadina esiste un ignobile mondo sotterraneo fatto di violenza, sesso, traffico di droghe e polizia corrotta. Il velluto blu forse rappresenta la sintesi di tutto il film: il velluto, tessuto pregiato ed elegante, rimanda all’atto di coprire, celare, nascondere qualcosa, mentre il blu, scuro, che vira quasi al nero, rivela una certa oscurità.
- Tre colori – Film blu è un film del 1993 diretto da Krzysztof Kieślowski; il primo della trilogia che il regista polacco ha dedicato ai tre colori della bandiera francese e, di conseguenza, al motto della rivoluzione francese, "Liberté, Égalité, Fraternité". La pellicola racconta di Julie, che deve affrontare la morte del marito e della loro figlia di sette anni in un incidente d'auto. Le tonalità del blu sono riprese in tutto il film: nelle luci, negli oggetti ordinari ma significativi per Juli, come il lecca-lecca blu che scopre nella borsa uguale a quello che stava mangiando sua figlia il giorno dell’incidente, o nei pendagli di vetro blu che inondano le stanze di una luce azzurrina. Nel rendere questo blu Kieślowski non crea soltanto un film dove la storia ha un forte impatto emotivo, ma un film dov’è anche lo stesso impatto visivo a creare emozioni.
Inoltre possiamo trovare una forte presenza di blu nelle
palette di tanti altri film, tra cui:
- The Revenant è un film del 2015, diretto da Alejandro González Iñárritu. Il film ha vinto molti premi: 3 Golden Globes su 4 nomination, 5 premi BAFTA su 9 nomination e 3 Premi Oscar su 12 candidature ottenute, incluso il premio come "Miglior attore protagonista" a Leonardo DiCaprio, che con questo film ottiene la sua prima vittoria agli Oscar.
- The Truman Show è un film del 1998 diretto da Peter Weir e interpretato da Jim Carrey. Il film, candidato a tre Premi Oscar nel 1999 e premiato con tre BAFTA e altrettanti Golden Globe, è ispirato alla moda allora nascente di raccontare la vita in televisione attraverso i reality show, immaginando una situazione paradossale, portata all'estremo, dalla quale emergono temi filosofici.
- La sposa cadavere (Corpse Bride) è un film d'animazione del 2005 diretto da Tim Burton e Mike Johnson. Il film è stato candidato all'Oscar 2006 come miglior film d'animazione.
- Alla ricerca di Nemo è un film d'animazione della Disney Pixar del 2003, vincitore del premio Oscar 2004 come miglior film d'animazione.
- Frozen - Il regno di ghiaccio è un film d’animazione del 2013 diretto da Chris Buck e Jennifer Lee e distribuito dalla Walt Disney Pictures, ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen "La regina delle nevi". È il film di animazione che nella sua categoria ha realizzato il maggiore incasso della storia del cinema.
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